Le presentazioni sono uno strumento didattico molto valido perché si basano non solo sulle parole ma sfruttano soprattutto la straordinaria efficacia comunicativa delle immagini. Un antico proverbio cinese recita che “un’immagine vale più di mille parole”, se poi accompagniamo all’immagine qualche breve testo ancora meglio. Ma attenzione, per creare una presentazione efficace il testo deve essere davvero molto breve per non confondere ed annoiare il pubblico.
Fino a ieri la maggior parte dei docenti conosceva, utilizzava e faceva utilizzare ai propri studenti un unico strumento per presentazioni, il classico PowerPoint, tanto che al posto di dire “Ho preparato una presentazione” si sentiva dire più spesso “Ho preparato un PowerPoint”. Oggi potremmo affermare che l’era del PowerPoint è superata. Infatti la scelta degli strumenti alternativi da utilizzare per presentare un argomento è talmente ampia da indurci a mettere da parte il software che l’ha fatta da padrone per tanto tempo.
Le applicazioni disponibili in rete sono tantissime e ognuna con caratteristiche diverse. La cosa più importante è che la maggior parte di esse è gratuita. Come docenti converrebbe fare una ricognizione tra le più popolari nel mondo dell’educazione – e non solo – e decidere quelle che maggiormente soddisfano i requisiti della nostra programmazione didattica, considerando soprattutto che dovranno essere usate anche dagli studenti.
Nella lista non dovrebbe mancare Haiku Deck.
Haiku Deck è uno strumento per presentazioni visuali molto accattivante ed estremamente semplice, basato su diapositive contenenti immagini a tutto schermo e brevi testi. Il tool è in inglese e per usufruirne bisogna registrarsi creando un account.
Per creare una presentazione con Haiku Deck sono disponibili sei diversi stili. Individuato lo stile adatto si può scegliere tra uno sfondo a tinta unita o una foto a tutto schermo prelevabile dalla galleria del sito stesso – dotato di un motore di ricerca iconografico che parte automaticamente rilevando le parole chiave digitate nel testo dall’utente – oppure dall’archivio del proprio computer, o ancora dal proprio account di Flickr, Instagram, Picasa, Drive, Dropbox, Facebook. Per inserire del testo si può scegliere tra diversi layout che consistono generalmente in due righe disposte diversamente sulla pagina (l’allineamento lo decide l’utente), una con caratteri più grandi e l’altra con caratteri di dimensioni inferiori (una specie di titolo e sottotitolo). All’occorrenza si può optare anche solo per l’una o per l’altra. C’è inoltre la possibilità di inserire elenchi puntati o numerati. I testi devono essere necessariamente brevi – la sinteticità dei messaggi verbali è la caratteristica che contraddistingue questo strumento – perché man mano che aumenta il numero dei caratteri rimpicciolisce la loro dimensione e dunque la leggibilità. Le diapositive si possono duplicare e riposizionare a piacimento. Ogni diapositiva può essere titolata e corredata da note. A fine lavoro – o in corso d’opera – è sempre possibile visionare un’anteprima premendo il pulsante “Preview”. Infine è possibile optare per lo scorrimento manuale o automatico delle slide.
Attualmente è disponibile l’applicazione di Haiku Deck per IPad e una versione Beta per computer. Prossimamente – così come viene assicurato sul sito – sarà possibile anche inserire grafici di vario tipo.
Il salvataggio avviene in automatico ad ogni modifica effettuata. Alla fine si può decidere se pubblicare la presentazione su un blog, condividerla via mail o sui più popolari social network, scaricarla come PowerPoint o PDF, oppure esportarla su SlideShare.
Usare Haiku Deck è molto semplice e divertente. Le presentazioni risultano di grande impatto e visivamente molto accattivanti. Per farsi un’idea di come funziona si possono esplorare le presentazioni condivise sulla gallery del sito. Alcuni ottimi consigli sulle qualità che dovrebbe avere una buona presentazione secondo la filosofia di Haiku Deck si trovano qui. Se poi si vuole imparare come sfruttare al meglio le potenzialità di questo strumento basta cliccare qui.
Da un certo punto di vista la brevità imposta dal programma potrebbe essere considerata un limite, ma didatticamente si può interpretare anche come una risorsa. Si pensi ad esempio ad esercizi per sviluppare la capacità di sintesi: il riassunto di un racconto o di una fiaba, la scrittura di un testo regolativo, l’esposizione delle fasi di un esperimento scientifico. Sono tanti i casi in cui può essere utile avere a disposizione uno strumento che obbliga a “misurare le parole”. Non resta che mettere alla prova la nostra creatività e quella dei nostri alunni.
Mille grazie! We hope you are enjoying using Haiku Deck in Italian!
Se si può provare a scaricare i modelli per le presentazioni http://imaginelayout.com/self_presentation-keynote-templates/
L’ha ripubblicato su GABRIELLA CASTAGNOLI.