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Interventi

Il Codice di autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo: il ruolo della scuola

Un’ulteriore riflessione sul tema dei social network e scuola è sollecitata dalla recente pubblicazione della bozza del “CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DEL CYBERBULLISMO” per cui, entro il 24 febbraio 2014, è possibile inviare contributi e osservazioni.

6685782417_232e4e9ca1_oDopo la lettura del testo è immediata la spinta a proporre integrazioni che rispondano ai seguenti quesiti:

  • perché non non integrare la Premessa del Codice con riferimenti diretti alla necessità di educare alla “cittadinanza digitale”?
  • perché non allargare la partecipazione al costituendo Comitato di monitoraggio a soggetti che possano rappresentare docenti, genitori e allievi?

Una proposta di integrazione

Le integrazioni suggerite sono finalizzate a porre l’accento sulla necessità di educare ad un uso competente dei social network. La frequentazione e l’uso di questi, facilitata e mediata nel contesto familiare e scolastico, deve tradursi in “palestra” utile al minore a divenire “cittadino digitale”.

Il coinvolgimento diretto di docenti, genitori e studenti risulta indispensabile per la realizzazione di azioni che valorizzino i “bisogni reali” dell’utenza dei social network per la cui tutela il Codice è stato realizzato.

Premessa

[…]

  • La necessità di realizzare azioni per concorrere al consolidamento della “competenza digitale” descritta come “uso responsabile dei mezzi di comunicazione interattivi” nella RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE);
  • La necessità di educare i minori all’esercizio della “cittadinanza digitale” intesa come uso competente della Rete per l’esercizio attivo della cittadinanza e l’espressione dei propri talenti “a favore” della comunità locale e globale;
  • La necessità di creare una sinergia tra Istituzioni, operatori del settore, rappresentanza dei docenti, genitori e minori utile a definire, progettare e realizzare concrete azioni di educazione all’uso dei social network.

[…]

Art. 4
[…]

450px-Cyber_Bullying2. Gli aderenti si impegnano altresì a sensibilizzare con campagne di formazione e informazione sull’uso consapevole della Rete, ciascuno per quanto di propria competenza e sulla base di linee guida indicate dal Comitato di cui all’articolo 5, l’utenza Internet sull’uso competente dei social network, sulla possibilità per chi pone in essere comportamenti discriminatori e denigratori con l’intento di colpire o danneggiare l’immagine e/o la reputazione di un minore di essere scoperto e per le vittime sulla concreta possibilità di difesa offerta dal presente Codice.

Art. 5
1. Al fine di monitorare periodicamente l’effettiva applicazione del Codice da parte degli operatori aderenti, è istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico un Comitato di monitoraggio e pianificazione, composto da esperti di comprovata esperienza e professionalità sulle tematiche connesse alla protezione dei minori e all’utilizzo delle nuove tecnologie, dai firmatari del presente Codice, da una rappresentanza dei docenti della scuola della scuola dell’infanzia, del primo ciclo e secondo ciclo d’istruzione, da una rappresentanza dei genitori degli studenti della scuola dell’infanzia, del primo e secondo ciclo d’istruzione, da una rappresentanza degli studenti.
2. […]

3. Il Comitato ha, inoltre, il compito di progettare e validare percorsi di educazione alla “cittadinanza digitale” destinati a minori, genitori e docenti, favorire studi e ricerche sul fenomeno del cyberbullismo anche attraverso una relazione annuale sul fenomeno e sull’efficacia delle misure intraprese dagli Aderenti, valutare le azioni degli Aderenti in materia di “educazione all’uso competente dei social network”.
[…]

e-Partecipare

La lettura del testo del Codice di Autoregolamentazione e la redazione di contribuiti ed osservazioni può rappresentare un momento di crescita per l’intera comunità scolastica.

Alcune possibili attività:

  • analisi del testo in classe per stimolare il dibattito tra gli studenti
  • analisi del testo nell’ambito dei Consigli di Classe o Collegio dei Docenti
  • condivisione del testo della bozza attraverso il sito web della scuola, sollecitazione di interventi da parte di genitori, docenti, allievi e cittadini
  • organizzazione dei contribuiti ed osservazioni raccolti ed e-partecipazione alla stesura del testo del Codice.

Discussione

3 pensieri su “Il Codice di autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo: il ruolo della scuola

  1. Ho provveduto ad inviare (in data 13/01/2014) la proposta di integrazione redatta e a segnalare la pubblicazione del post su insegnanti2.0 al Referente indicato (antonio.amendola@mise.gov.it)

    Buona e-partecipazione a tutti!

    Pubblicato da sandratroia | 21 gennaio 2014, 10:16 am
  2. Ciao mi occupo di insegnare la sicurezza in internet ai ragazzi nelle scuole; vi consiglio anche questo articolo con l’iniziativa della Polizia Postale “una vita da social” http://ilblogdipaoletta.wordpress.com/2014/01/22/cyberbullismo/

    Pubblicato da paolamattioli.com | 24 gennaio 2014, 11:08 PM

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  1. Pingback: Codice di autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo: quali possibili integrazioni? | cittadinanza digitale - 21 gennaio 2014

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